“Quando ho girato Il cielo sopra Berlino ho ripreso dei sentieri creatisi in punti in cui la gente era solita passare, nessuno li aveva tracciati, era una scelta della gente passare di là. Nel film poi i bambini giocano in assenza di luoghi organizzati per il gioco, sono liberi. I vuoti che io difendo, gli spazi urbani che mi fanno vivere la città che amo sono questi. Se si riempiono questi vuoti non resterà spazio alla fantasia della gente, ai suoi bisogni. Oggi in realtà, la pianificazione tende a costringere la città entro reti controllabili di movimento, la gente cammina dove deve camminare, i bambini giocano nei luoghi dove devono giocare, non c’è più spazio per compiere delle scelte. La qualità della vita di una città a mio avviso è anche proporzionale all’assenza di pianificazione.” [Wim Wenders]
Progettazione partecipata, integrazione, cittadinanza attiva, autocostruzione queste sono alcune parole chiavi del progetto QUIsSI GIOCA! Un progetto volto alla ripensare un’area pubblica attraverso un percorso partecipativo, di manualità pratica e il coinvolgimento di una comunità, dei cittadini o di istituti scolastici. Dare un volto nuovo ai luoghi del nostro quotidiano, a quegli spazi comuni dove le persone di ogni età si ritrovano al fine di promuovere un’urbanistica a vocazione sociale. QUIsSI GIOCA! si pone l’obiettivo di lasciare un’impronta sulla propria città per sentirla propria, per tutelarla e per viverla di più. Questo percorso ha conseguenze reali ed importanti sulla cittadinanza, non da ultimo il fatto che, più un luogo è vissuto e rispettato, più aumenta la percezione di sicurezza. Basandosi sulla partecipazione ma anche su una condivisione di responsabilità, ripensare un luogo coinvolge la persona totalmente, magari anche nella costruzione diretta di alcune soluzioni d’arredo urbano, quando questa funzione non viene delegata a figure specializzate.
L’associazione concorda l’attività in base alle realtà con le quali collabora, coniugando la sua idea progettuale con il contesto o la tematica richieste.
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